PALERMO - "In base a una simulazione Svimez-Irpet per misurare l'impatto macroeconomico delle scelte operate dalla Fiat a Termini Imerese, la chiusura dello stabilimento potrebbe costare alla Sicilia dal 2012 meno 3.500 unita', praticamente piu' del doppio degli addetti allo stabilimento (1.400)". Lo ha sottolineato il vice direttore della Svimez, Luca Bianchi, nel suo intervento al seminario "Il Mezzogiorno frontiera di un nuovo sviluppo del Paese" che si e' tenuto a Palermo nell'ambito della terza edizione delle "Giornate dell'Economia del Mezzogiorno" organizzate dalla Fondazione Curella. "Nel calcolo - ha puntualizzato - sono compresi, oltre ai posti di lavoro diretti e indiretti fisicamente persi, gli effetti negativi dovuti al minore livello di attivita' dell'intero sistema economico. Emerge dunque un fortissimo impatto sociale della chiusura dello stabilimento, di fronte al quale il rilancio industriale in Sicilia e nell'intero Sud e' 'improcrastinabile'. Anche perche' senza una strategia condivisa di sviluppo siamo destinati a convivere con il rischio di altre Termini Imerese".
(fonte: www.sicilianews24.it )
(fonte: www.sicilianews24.it )