Per ricordare e celebrare il 150° dell'Unità d'Italia, 1000 soci di Unicoop Firenze giungeranno in Sicilia.
Il titolo dell'iniziativa è "Da Garibaldi a Falcone e Borsellino" ed indica un viaggio di impegno civile, democratico, per l'affermazione dei principi costituzionali e della legalità.
Al tempo l'occasione per visitare il meglio dell’offerta turistica siciliana – Palermo, Agrigento, Modica, Scicli, Noto, Siracusa, Taormina, Giardini Naxos – insieme a incontri ed esperienze da viaggiatori veri, che si immergono nella storia e nell’attualità di una regione.
Da turisti a viaggiatori, che non si limitano a guardare, ma incontrano gente e conoscono situazioni. Le partenze si succederanno ogni due giorni a partire dal 21 febbraio fino al 31 marzo, in gruppi di 50 viaggiatori al massimo.
Garibaldi in scena. Il viaggio inizia con una rappresentazione su Garibaldi e lo sbarco dei Mille, della compagnia Marionettistica Popolare Siciliana, diretta da Angelo Sicilia. Le rappresentazioni su Garibaldi sono un classico del repertorio tradizionale dell’opera dei pupi di tipo palermitano.
Viaggio nella legalità. Il liceo scientifico “Eugenio Basile” di Palermo è in uno dei quartieri più caldi, Brancaccio, a pochi passi dalla parrocchia di don Puglisi, ucciso dalla mafia. I locali dove si trova il liceo sono frutto della confisca di beni mafiosi. Qui ci sarà il registro dei partecipanti all’iniziativa “Mille soci in Sicilia – Da Garibadi a Falcone e Borsellino” che aderiranno, con la loro firma, ai principi di legalità e fedeltà alla Carta Costituzionale. La tappa al liceo è particolarmente significativa: a pochi passi dal “Ponte dell’ammiraglio”, dove cominciò la penetrazione dei garibaldini in città, e nel liceo dove l’impegno antimafia che coinvolge le giovani generazioni è una speranza in più per la Sicilia.
Un’altra tappa importante è Portella della Ginestra, dove, il primo maggio del 1947 il bandito Giuliano sparò sui lavoratori e le loro famiglie che partecipavano alla festa dei lavoratori. Poco più in là l’agriturismo in un casale confiscato a Giovanni Brusca – quello che preparò ed eseguì la strage di Capaci - ora in gestione alle coop “Placido Rizzotto - Libera Terra”, un gruppo di giovani che ha dato vivacità ad un luogo che apparteneva ad un boss mafioso. E poi Cinisi, un paese stretto fra le aspre montagne e il mare, dove c’è la “Casa della memoria Felicia e Peppino Impastato”, un luogo di antimafia militante, nel nome di Peppino che nel ’78, da una piccola radio libera, denunciava le trame mafiose e scontò con la morte il suo coraggio.
Infine la Valle dei Templi di Agrigento, per immergersi quindi nel Barocco siciliano di Scicli, Ragusa e Noto. Il trionfo della Magna Grecia ancora vitale a Siracusa e Taormina, per raccordarsi, al termine del viaggio, all’itinerario dei Mille (quelli garibaldini…) ai Giardini Naxos da dove partirono i primi contingenti sbarcati nel continente per la conquista del Regno di Napoli.
Al tempo l'occasione per visitare il meglio dell’offerta turistica siciliana – Palermo, Agrigento, Modica, Scicli, Noto, Siracusa, Taormina, Giardini Naxos – insieme a incontri ed esperienze da viaggiatori veri, che si immergono nella storia e nell’attualità di una regione.
Da turisti a viaggiatori, che non si limitano a guardare, ma incontrano gente e conoscono situazioni. Le partenze si succederanno ogni due giorni a partire dal 21 febbraio fino al 31 marzo, in gruppi di 50 viaggiatori al massimo.
Garibaldi in scena. Il viaggio inizia con una rappresentazione su Garibaldi e lo sbarco dei Mille, della compagnia Marionettistica Popolare Siciliana, diretta da Angelo Sicilia. Le rappresentazioni su Garibaldi sono un classico del repertorio tradizionale dell’opera dei pupi di tipo palermitano.
Viaggio nella legalità. Il liceo scientifico “Eugenio Basile” di Palermo è in uno dei quartieri più caldi, Brancaccio, a pochi passi dalla parrocchia di don Puglisi, ucciso dalla mafia. I locali dove si trova il liceo sono frutto della confisca di beni mafiosi. Qui ci sarà il registro dei partecipanti all’iniziativa “Mille soci in Sicilia – Da Garibadi a Falcone e Borsellino” che aderiranno, con la loro firma, ai principi di legalità e fedeltà alla Carta Costituzionale. La tappa al liceo è particolarmente significativa: a pochi passi dal “Ponte dell’ammiraglio”, dove cominciò la penetrazione dei garibaldini in città, e nel liceo dove l’impegno antimafia che coinvolge le giovani generazioni è una speranza in più per la Sicilia.
Un’altra tappa importante è Portella della Ginestra, dove, il primo maggio del 1947 il bandito Giuliano sparò sui lavoratori e le loro famiglie che partecipavano alla festa dei lavoratori. Poco più in là l’agriturismo in un casale confiscato a Giovanni Brusca – quello che preparò ed eseguì la strage di Capaci - ora in gestione alle coop “Placido Rizzotto - Libera Terra”, un gruppo di giovani che ha dato vivacità ad un luogo che apparteneva ad un boss mafioso. E poi Cinisi, un paese stretto fra le aspre montagne e il mare, dove c’è la “Casa della memoria Felicia e Peppino Impastato”, un luogo di antimafia militante, nel nome di Peppino che nel ’78, da una piccola radio libera, denunciava le trame mafiose e scontò con la morte il suo coraggio.
Infine la Valle dei Templi di Agrigento, per immergersi quindi nel Barocco siciliano di Scicli, Ragusa e Noto. Il trionfo della Magna Grecia ancora vitale a Siracusa e Taormina, per raccordarsi, al termine del viaggio, all’itinerario dei Mille (quelli garibaldini…) ai Giardini Naxos da dove partirono i primi contingenti sbarcati nel continente per la conquista del Regno di Napoli.