Talìa quanto è bedda. W Sant'Agata

Catania è in festa.
È il giorno di Sant’Agata, la Santa protettrice, invocata in occasione delle ricorrenti eruzioni dell’Etna, dove fu mandata a morte a soli 13 anni anni di età nel 250 dal console Quinzano, per aver rifiutato la sua proposta di sposarlo.
Subì un martirio crudele (il taglio dei seni), tema  ricorrente nella successiva rappresentazione iconografica della Santa.
La festa di Sant’Agata, che termina oggi, è considerata tra le principali feste cattoliche a livello mondiale per affluenza.
Indumento rappresentativo di ogni devoto è il sacco, formato da un “camice” bianco, una scurzitta nera (cappello) ed una corda come cintura.
Elementi caratteristici sono il fercolo d’argento con i resti della Santa posto su un carro o Vara, anche questo in argento.
Legati al veicolo due cordoni di oltre 100 metri a cui si aggrappano centinaia di “Devoti” (con il Sacco agatino – tunica bianca stretta da un cordone -, cuffia nera, fazzoletto e guanti bianchi) che fino al 6 febbraio tirano instancabilmente il carro.
La Vara viene portata in processione insieme ad undici candelore o cannaloriCittadini, cittadini, semu tutti devoti tutti. appartenenti ciascuna alle corporazioni degli artigiani cittadini. Tutto avviene fra ali di folla che agita bianchi fazzoletti e grida

(liberamente tratto da catania.blogsicilia.it)