Trame Mediterranee. Fino all'11 gennaio 2015, al Palazzo Reale di Palermo

Trame Mediterranee. Palermo, Palazzo Reale
La mostra Trame Mediterranee trae ispirazione dalla ricchezza di idee e dai progetti di Ludovico Corrao (1927–2011, Sindaco e artefice della ricostruzione di Gibellina, cittadina del Belìce distrutta dal sisma del 1968): una sintesi dell’attività creativa degli artisti, artefici dei laboratori sperimentali, e dei percorsi espositivi promossi dalla Fondazione Orestiadi in numerose capitali del Mediterraneo.
Sono evidenti le analogie tra i manufatti provenienti dalla Sicilia, dalla regione mediorientale, dalla costa sud del Mediterraneo e dall’Africa Subsahariana. Gli oggetti rilevano un comune linguaggio tra i Paesi rivieraschi.
Questo patrimonio si è rinnovato grazie a continue migrazioni, scambi economici e al fiorire di scuole di pensiero e di comunità di artisti, architetti e artigiani.
Da questo patrimonio l’Europa può attingere per riprendere il suo cammino in un rinnovato patto di amicizia, solidarietà e scambio tra i Popoli. 
Questo percorso mira a reinterpretare lo spirito delle terre meridionali del mondo, per riscoprire nelle Trame Mediterranee gli influssi di tre continenti e delle tre grandi culture viventi dell’Ebraismo, del Cristianesimo e dell'Islam.
La mostra è composta da istallazioni, opere di arte contemporanea, gioielli, costumi e tessuti della tradizione ebraica, terrecotte.
Le installazioni vengono presentate per la prima volta a Palermo, dopo un lungo viaggio per le capitali del mondo arabo. La “biblioteca siculo araba” è una interpretazione contemporanea  delle descrizioni delle città siciliane riprese dalla biblioteca siculo araba  di Michele Amari, realizzata da Antonio De Luca artista pugliese e dal gruppo romano degli “ Stalker”  come anche il “ Tappeto volante”, reinterpretazione del soffitto della Cappella Palatina di Palermo.
Altre installazioni presentate, sono “Giufà” personaggio popolare comune e la  “carta dei Toponimi” tavola lenticolare che mostra simultaneamente i toponimi arabi e siciliani delle nostre città.
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