Teresa Mannino, conduttrice di Zelig: “Se parlo in siciliano i maschi vanno in tilt”

Teresa Mannino, la strepitosa comica siciliana

Teresa Mannino: “Se parlo in siciliano i maschi vanno in tilt”

Teresa Mannino, lei è laureata in filosofia, Luciana Littizzetto in Lettere con una tesi sulla storia del Melodramma, Geppi Cucciari in Giurispudenza. Ma per fare la comica bisogna essere secchione?
«Che le devo dire: gli uomini ci arrivano dai villaggi turistici, le donne dalle università. Non credo che sia casuale».
La Mannino conduce Zelig, programma cult che Claudio Bisio ha lasciato in eredità a lei e a Mago Forest. Un gran bel riconoscimento, anche se la comica, che con quel suo accento palermitanissimo catapulta subito dal gelo della Madonnina ai colori della Vucciria, non è certo ai suoi esordi. Ha al suo attivo Zelig Off, Zelig ovvio,  film con  Carlo Vanzina, il programma Se stasera sono qui a La7 e uno spot (dove è molto invidiata) con Raoul Bova.
Si fida a condurre Zelig?
«Cioè, se ne sono capace alla siciliana? Non vorrei sembrare presuntuosa, ma sì. La cosa più importante è divertirsi e io mi diverto. E, poi, ho accanto  Michele Foresta che è un rompiscatole, uno puntiglioso in modo imbarazzante, ma bravissimo».
Littizzetto: al suo posto avrebbe detto le stesse frasi, scatenando un vespaio (ndr: sui politici che non se ne vanno mai).
«Forse non le avrei dette. Però la penso esattamente come la Littizzetto e se il pubblico ha riso non è perché è di sinistra, ma perché ha condiviso».
Le piacerebbe arrivare alla Rai, a Fabio Fazio. Senza togliere nulla a Zelig, ovviamente?
«Zelig è pop e Fazio e la Littizzetto sono un duo comico.  Fazio è bravissimo come spalla, ma se io fossi al posto della Littizzetto non è detto che avrei il suo stesso successo».
Geppi Cucciari: siete amiche eppure circola la voce che non la voleva a La7 perché doveva esserci un solo volto comico.
«Geppi non ha certo questi problemi di territorio, non è un uomo».
È femminista. Ha pure chiamato sua figlia Giuditta come l’eroina che decapitò il condottiero Oloferne.
«Diciamo che sono contro il maschilismo delle donne che difendono l’indifendibile di figli e mariti».
Esperienza personale?
«… Mia madre un po’ maschilista è. Lo può pure scrivere che ormai è abituata a tutto.  Le faccio un esempio: mio fratello possedeva due computer, così io le ho chiesto un computer come regalo di laurea. Mi ha risposto: «Ma che te ne devi fare?». Mi sono alzata da tavola e le ho dato uno schiaffo. Ha reagito nel modo più figo del mondo, mi ha guardato in maniera severa e poi si è messa a ridere. Era orgogliosa della mia reazione. Di avere me come figlia, una che le dà uno schiaffo, uno schiaffo piccolo sia chiaro, per dirle “svegliati,  che cosa stai dicendo?”. Penso che sia stato l’unico schiaffo in famiglia».
Lei è una tipa tosta, insomma. E io che la volevo «vendere» al mio direttore come il nuovo sogno dei maschi italiani. Carina e pure spiritosa…
«Boom… Però mi arrivano mail o messaggini di Facebook che mi descrivono come se fossi una sex symbol.  Dicono che la mia voce fa impazzire oppure “sei sensuale, sei bellissima, non so che ti farei”. Secondo me è il potere della  tv, fa diventare belli pure quelli che non lo sono e poi la tv ingrassa e io, finalmente, sembro avere le forme. Inoltre, il mio accento siciliano fa donna sottomessa… Poveretti, che abbaglio».
Non si butti giù: alla fin fine ha avuto un marito e ora ha un compagno. Non proprio il piattume sentimentale.
«Io non mi piaccio. Poi lo so che riesco a sedurre gli uomini, l’ho sempre fatto. Non ho mai avuto difficoltà».
Come li seduce?
«Faccio sentire un uomo al centro del mondo».
E ha anche un’altra qualità che agli uomini piace molto: per lei il sesso conta al 90 per cento.
«Questo è vero, ma mi capita solo con Andrea, il mio compagno. Io ho fatto l’amore per la prima volta a 20 anni, devo recuperare».
Non sarà esattamente contento il suo ex marito nel leggere questa dichiarazione…
«Ho avuto un rapporto splendido con mio marito. Non mi sembra di togliergli qualcosa, solo era un rapporto diverso e per certi versi anche più profondo».
Però ha tradito tuo marito con Andrea. Quanto male stava?
«Sono stata molto male, anche perché con il mio ex eravamo la stessa persona. Ricordo che mi sentivo come avessi il fidanzatino, poi tornavo a casa e c’era il papà. Pensavo che qualunque cosa accadesse non avrebbe mai scalfito il mio matrimonio».
Invece ora sta con Andrea, con cui  prima ha chiuso e poi ha rincontrato per caso in un autogrill dopo sette anni. Insomma una soap.
«È  successo a Verona. Entrambi stavamo andando a fare uno spettacolo, Andrea fa il batterista. Con mio marito ci eravamo lasciati da soli venti giorni. Mi sono voltata e Andrea era lì,  dal suo sguardo ho capito che eravamo ancora a sette anni prima tutti e due».
 A questo punto, girare una pubblicità con quell’adone di Raoul Bova non l’ha emozionata per nulla.
«Non avevo il mito di Raoul, non è che mi hanno detto “Vai a lavorare con Bova” e io: “Madonna”. Però è così bello che vicino a lui sembro più bella pure io».
 Femminista, ironica e pure sex symbol su Facebook. Non mi dica che è vera la storia che ha fatto pure l’elettricista.
«Verissima».
Insomma, con lei un uomo in casa non deve muovere un dito, vede che è davvero la donna dei sogni?
«L’elettricista la faccio solo se mi pagano…».
Lavinia Capritti su www.oggi.it